Il prurito costante è uno dei segnali più evidenti della presenza di pulci nel mantello del cane: i morsi dei parassiti esterni, dovuti al fatto che essi si nutrono del sangue dell'animale che li ospita, provocano un fastidio tale da costringere il cane a mordere o a grattare la zona parassitata. Ciò provoca inevitabilmente alcune dannose lesioni cutanee.
Altro segnale dell'invasione dei parassiti sono le loro feci che appaiono come minuscole macchie scure che invadono il mantello del nostro amico a quattro zampe.
Esistono due metodi per combattere le pulci, uno naturale e uno chimico. I trattamenti antipulci chimici possono svolgere un'azione preventiva oppure possono porre rimedio ai danni in corso: dunque non solo assicurano una protezione efficace prevenendo l'attacco dei parassiti esterni ma sono altresì in grado di ottenere ottimi risultati nei casi di infestazione già avvenuta.
Per quanto concerne i trattamenti preventivi, si rivelano utili sia i collari antipulci che i prodotti da applicare all'altezza della nuca assicurandosi che siano stati correttamente applicati (per facilitare l'operazione è bene spostare il pelo del cane così da semplificare il contatto del prodotto sulla sua pelle).
Alcuni tipi di antipulci contrastano invece l'azione e lo sviluppo rispettivamente delle pulci e delle larve così da porre fine al loro ciclo di riproduzione non riuscendo le pulci a raggiungere l'età adulta (questi prodotti vanno utilizzati insieme ad altri antipulci chimici o naturali per danneggiare anche i parassiti adulti che altrimenti continuerebbero ad avere la meglio).
Non mancano i trattamenti alternativi, quelli naturali per intenderci, a cui molti fanno riferimento per constrastare le pulci del proprio animale: prima di procedere è assai consigliabile chiedere al veterinario quali sia il metodo più efficace per aiutare il proprio animale domestico.